Lo Psicosociogramma – Una mappa affettiva per leggere il cuore del gruppo classe
In un tempo in cui la scuola fatica spesso a vedere ciò che si muove sotto i comportamenti degli alunni, Lo Psicosociogramma si propone come uno strumento per restituire centralità alla dimensione affettiva e relazionale dei gruppi classe.
Non è un test. Non è una diagnosi. È una mappa dinamica, un modo per osservare — con rigore e delicatezza — ciò che un gruppo è, ma anche ciò che può diventare.
Frutto di oltre vent’anni di esperienza nelle scuole italiane, questo strumento nasce dall’evoluzione del sociogramma tradizionale, ma lo supera: non si limita a contare le scelte, ma valorizza le reciprocità tra alunni, dando peso alla profondità dei legami e alla direzione degli affetti.
Reciprocità al centro
Nel cuore del metodo c’è un’idea semplice e potente: le relazioni che contano davvero sono quelle reciproche. Non basta essere scelti o scegliere: è nell’incontro — anche incerto, anche imperfetto — che nasce il potenziale di cambiamento.
Per questo, ogni scambio viene analizzato secondo il suo livello di reciprocità, restituendo un’immagine più autentica della rete affettiva della classe.
Uno sguardo che accoglie
Lo psicosociogramma non giudica. Non etichetta. Al contrario, offre uno sguardo etico, pedagogico, capace di vedere nei comportamenti sociali (scelte, rifiuti, ignoramenti) non solo un riflesso del presente, ma anche un movimento possibile.
Ogni alunno viene letto nella sua relazionalità, nella sua apertura o chiusura, nella sua capacità di legarsi, nella sua posizione nel gruppo. Il punto non è chi sta “fuori” o “dentro”, ma come favorire l’inclusione affettiva, come aiutare ciascuno a trovare il proprio posto.
Una struttura solida e sperimentata
Negli anni, il metodo si è arricchito di strumenti precisi:
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Indici di coesione, conflittualità, ignoramento
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Analisi dei sottosistemi, dei settori, dei ruoli
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Indicatori per leggere il clima affettivo e lo sviluppo relazionale
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Un modello evolutivo in nove fasi, che descrive il passaggio da un gruppo chiuso e diffidente a una comunità capace di affetto, scambio e appartenenza.
Il risultato è un sistema completo e flessibile, oggi pronto a essere trasformato in una piattaforma online accessibile a insegnanti e operatori scolastici.
Perché usarlo
Perché conoscere la struttura affettiva di una classe cambia il modo di insegnare.
Perché sapere chi è “escluso”, chi è “chiuso”, chi è “scelto” e da chi, permette di guidare il gruppo verso un clima più sano, più umano, più educativo.
Perché la relazione è il primo vero spazio dell’apprendimento.
Lo Psicosociogramma è uno strumento, ma anche una visione pedagogica.
È un invito a guardare i gruppi in profondità, a credere nella possibilità di cambiamento, a lavorare con competenza e sensibilità.
È il frutto di molti anni di ascolto, di silenziosa osservazione, di domande che hanno trovato forma — finalmente — in una mappa chiara e condivisibile.
Video di introduzione allo psicosociogramma (Psg): Concetti Introduttivi