TUTTI NESSUNO ESCLUSO

Dodici incontri mirati alla crescita del gruppo

Far crescere un gruppo vuol dire mettere in moto un processo che porti gradualmente un piccolo numero di individui a funzionare in maniera unitaria attraverso l’attivazione di modalità relazionali efficaci, fra singoli, sottogruppi e gruppo nel suo insieme. E per modalità relazionali efficaci si intendono quelle che consentono un effettivo scambio e arricchimento reciproco.

Quello che segue è un metodo adatto ai gruppi-classe delle elementari e delle prime medie, e può essere applicato con successo da quegli insegnanti sensibilizzati alle dinamiche di gruppo attraverso esperienza diretta. Non è invece opportuno che venga utilizzato da chi ha solo una conoscenza teorica sui gruppi.

Tuttavia sarà di utile lettura per tutti al fine di comprenderne meglio gli aspetti teorici e vedere come possono essere applicati praticamente nel lavoro dell’insegnante.

METODO DI INTERVENTO

Si tratta di una serie di incontri (minimo 12) a scadenza settimanale, della durata di un’ora piena ciascuno, in un’aula priva di banchi (meglio se aula teatro, palestra o aula di psicomotricità) dove si possano fare giochi di movimento. In questi incontri l’insegnante fornirà al gruppo dei “contenitori” entro i quali le relazioni fra gli allievi potranno svilupparsi verso una maggiore conoscenza reciproca.

Per far questo l'insegnante assumerà il ruolo di conduttore di gruppo. In questo ruolo l’insegnante avrà uno stile di comunicazione particolare: non esprimerà mai giudizi o critiche né verso il gruppo né verso i singoli partecipanti e dovrà interagire e contenere le diverse situazioni solo tramite l’uso di feedback, ovvero di informazioni di ritorno che diano agli allievi un’immagine o una misura di quello che gli stessi allievi stanno facendo. I feedback devono stimolare gli allievi a pensare in proprio.

Al termine di ogni incontro, l’insegnante potrà tornare al suo ruolo normale. Qualora l’insegnante non fosse in grado, per un qualsiasi motivo, di assumere il ruolo di conduttore di gruppo, l’intervento dovrà essere rimandato. Questo cambiamento di ruolo è infatti una condizione indispensabile per la riuscita dell’intervento.